L’altro giorno, dopo la lezione, uno studente con cui non avevo mai avuto interazioni personali mi ha avvicinato e mia ha chiesto un consiglio. Ohi.
Dare consigli è una questione così delicata. Più lavoro su me stessa, più mi impegno nel mio percorso spirituale, meno consigli desidero dare. È una responsabilità immense che può avere un terribile risultato se non è il consiglio giusto. Senza dimenticare che non sarà un bene per la persona che chiede il consiglio, se non si assume la responsabilità di averlo seguito.
"Dare consigli è una questione delicata."
I problemi sorgono quando scegliamo di seguire ciecamente i consigli, indipendentemente da chi ci offre la guida o il suggerimento. Abbandonare volontariamente l’abilità di pensare con la propria testa è una via veloce per non prendere la responsabilità della nostra vita e delle scelte che facciamo. Questo è un atto di consapevolezza vittimistica, che aspetta solo che il caos si manifesti – e lo farà
Hai mai notato quanto spesso chiediamo un consiglio quando in realtà cerchiamo un assenso? Quando una persona cerca consenso, lui o lei non è ricettiva ad ascoltare altro. Così, quando il consiglio è donato, viene ignorato oppure sentiamo semplicemente ciò che vogliamo sentire.
Una volta ho visto una donna avvicinare la mia insegnante, Karen Berg, la fondatrice del Centro come lo conosciamo oggi. Questa donna cercava il consiglio di Karen in merito alla possibilità di sposare o meno l’uomo con cui usciva in quel momento. Chiese a Karen: “Siamo una buona coppia? Dovremo sposarci”. Karen rispose che l’uomo in questione era davvero un uomo molto buono che aveva bisogno di tempo per costruire la sua attività. Quando la donna sentì il commento di Karen, esplose di gioia e ringraziò profusamente Karen.
Ero perplessa dallo scambio. Dissi: “Karen, tu non hai risposto alla sua domanda.” Al che Karen rispose: “Lo so.” A quell punto mi fu ciaro che la donna non desiderava consigli, altrimenti avrebbe notato che la sua domanda non aveva ricevuto risposta. Ha sentito ciò che volava sentire.
Un’altra tattica che alcuni di noi piace usare quando cercano consenso è di chiedere consiglio ai propri pari. Perché? Perché i nostri simili si affidano ai nostri stessi filtri e alle nostre stesse prospettive. In questo modo ci sono buone probabilità di sentire ciò che vogliamo sentire.
Immagina una rubrica di consigli in cui le persone che fanno le loro domande ricevono consigli dai loro amici della stessa età. Probabilmente leggeresti qualcosa del genere:
"Spesso cerchiamo un consiglio quando in realtà stiamo cercando approvazione."
Domanda di Kelly, 23 anni: Ho incontrato un uomo che frequento da un po’ di tempo. Mi ha inviata a casa sua stasera. Penso che stia alludendo al fatto che vuole portare la relazione sul piano fisico. Cosa dovrei fare?
Amica di Kelly, 23 anni: È bello? È divertente? Se sì, vai!
Kelly, 33 anni: Ho incontrato un uomo che frequento da un po’ di tempo. Mi ha invitata a casa sua stasera. Penso che stia alludendo al fatto che vuole portare la relazione sul piano fisico. Cosa dovrei fare?
Amica di Kelly, 33 anni: Da quanto tempo lo conosci? Ti ha dimostrato di essere interessato ad una relazione seria e di lungo termine con te? Conosci davvero qualcosa di lui? Hai fatto un ‘controllo del suo passato’? Hai conosciuto I suoi amici e la sua famiglia? Il tuo orologio biologico sta ticchettando. Fa una bella vita? Si sta ‘guadagnando’ il tuo tempo e il tuo affetto? Vuoi sposarlo? Ha detto chiaramente che ti vuole sposare? Hai pensato accuratamente alla tua risposta prima di rispondergli?
Kelly, 83 anni: Ho incontrato un uomo che frequento da un po’. ;i ha invitata a casa sua stasera. Penso che stia alludendo al fatto che vuole portare la relazione sul piano fisico. Cosa dovrei fare?
Amica di Kelly, 83 anni: Respira da solo? Se è così, vai!
"Il cuore di Jethro era aperto ad ascoltare gli altri."
Parlando di consiglieri, Jethro, che ha una porzione della Bibbia a lui intitolata, fu prima consigliere del Faraone in Egitto e poi di Mosè nel deserto.
La Bibbia Kabbalistica domanda come sia stato possibile che una persona come Jethro, nata come persona estremamente negative, si sia trasformata così profondamente tanto da avere il merito di essere cercata da Mosè per un consiglio. Cosa c’era di diverso e unico in Jethro? Cosa possiamo imparare da lui?
Quando Jethro era un sacerdote di Midian, non era mai compiaciuto, mai soddisfatto. Cercava sempre una verità più grande, più alta. Jethro era aperto ad ascoltare, sentire e soprattutto ad imparare da tutti. Mi ricorda una frase di Rav Berg, “Un uomo saggio è colui che impara da tutti.” In effetti, l’unica cosa che il Creatore vuole da noi è che siamo aperti.
Spesso chiediamo qualcosa alla Luce del Creatore e poi ci lamentiamo perché non abbiamo una risposta, quando la verità è che non siamo aperti a sentire la risposta della Luce. Siamo ricettivi all’ascolto solo se è la risposta che vogliamo sentire. Essere aperti alla Luce inizia con l’essere aperti alle altre persone. Non dobbiamo difenderci, non dobbiamo discutere ogni punto e certamente non dobbiamo accettare i consigli.
Jethro ha sentito la Luce dentro di sé, perché il suo cuore e ra aperto all’ascolto degli altri. Tutti possiamo meritare la connessione che Jethro aveva, semplicemente risvegliando il nostro desiderio di aprirci all’ascolto della Luce, che può essere percepita come la voce del nostro vero sé, ovvero della nostra anima. In definitiva, abbiamo tutte le risposte di cui abbiamo bisogno. Se vogliamo il consiglio della Luce, dobbiamo solo aprire il nostro cuore e le nostre orecchie alla voce della nostra anima, la vera voce interiore.
Solo per essere chiara, non tis to dicendo cosa fare. Sto solo dicendo…
