Mi sono trovato di fronte ad alcuni insegnamenti per la settimana di Vayetze, alcuni dei quali avevo già visto precedentemente, che sono davvero il tipo di insegnamenti che rendono l'anima felice. Penso che se riusciamo a connetterci a questi insegnamenti, non solo sono molto gioiosi, ma possono anche darci nuove intuizioni su come vivere la nostra vita e portare avanti il nostro lavoro spirituale.
Uno di questi insegnamenti è quello del Ramchal, il grande kabbalista che scrisse un commento sull'Idra Rabba, la Grande Assemblea, una sezione dello Zohar dove Rav Shimon Bar Yochai rivela tutti i segreti. Idra Rabba è anche, come sappiamo, il nome della grotta in Israele dove avvennero queste grandi rivelazioni. Il Ramchal scrive un commento su quella sezione, e a pagina 107 di questo commentario spiega il concetto del tempo. Parlando della creazione di questo mondo, lo Zohar usa il termine "tempo" per descrivere il tempo dopo che è accaduta qualcosa, la prosecuzione del processo della creazione. Tuttavia Rav Ashlag spiega che nel regno spirituale, il tempo come lo conosciamo noi - il tempo cronologico - non esiste. Così il Ramchal vuole spiegare cosa si intende quando lo Zohar ci dice che nel processo della creazione, c'era il tempo.
Come ci dicono sia Rav Ashlag che il Ramchal, non esiste il tempo nei Mondi Superiori. Nei Mondi Superiori c'è solo Luce. Tuttavia nel processo dei vasi, o nel ricevere la Luce, esiste un concetto di tempo... ma non il tempo come lo conosciamo noi. Allora qual è il segreto del tempo? È che ogni giorno e momento che viviamo è un altro pezzo del puzzle della correzione della nostra anima. Ogni singolo giorno è unico. Il Ramchal quindi ci sta dicendo che non si tratta solo di capire che ogni singolo giorno, se lo viviamo come dovremmo, se ci connettiamo come dovremmo, se ci limitiamo come dovremmo, allora correggiamo o eleviamo quel giorno.
Il Ramchal usa un'immagine che mi piace. Dice che ogni giorno dobbiamo aprire un canale di Luce. È un modo così bello di visualizzare il nostro lavoro spirituale. Dovremmo immaginare che il canale di oggi sia grande, e che ci vogliano alcuni giri di rubinetto per aprirlo. Come un rubinetto lo apriamo una volta e forse gocciola un po', poi lo si apre di più, e comincia a uscirne di più. Pertanto la mattina quando ci svegliamo, la nostra consapevolezza deve essere che oggi vogliamo iniziare ad aprire la conduttura, il canale di Luce che brillerà per la nostra anima e per il mondo per sempre.
In realtà quello che succede, dice il Ramchal, è che veniamo costantemente inondati di Luce dai canali che abbiamo aperto nei giorni precedenti. Il che significa che se oggi apriamo un canale al suo massimo, quella Luce inizia a fluire verso di noi, e verso il mondo, oggi e per sempre. Penso sia una comprensione molto bella e stimolante dello scopo del nostro lavoro spirituale e della visione del nostro lavoro quotidiano. Qual è lo scopo della totalità delle connessioni di oggi? Attivare quel rubinetto, e se lo attiviamo e lo apriamo completamente, allora quella Luce risplende su di noi e sul mondo, oggi e per sempre.
Se avessimo una panoramica della nostra anima, e supponendo che abbiamo vissuto centinaia di migliaia di giorni all'interno della maggior parte dei quali abbiamo in qualche misura aperto i rubinetti, allora moltiplichiamo quei giorni per 365, e questa è la quantità di rubinetti di cui una persona ha bisogno. È come avere un grande soffione con molti diversi flussi d'acqua che scendono.Questa è in realtà la visione dell'anima; l'anima che stiamo costruendo è la nostra doccia spirituale e la totalità di essa è la quantità di giorni e di anni che ci sono dati in cui apriamo un rubinetto, poi un altro e un altro ancora.
È evidente alla maggior parte di noi che, nei giorni in cui non abbiamo aperto completamente il rubinetto, ci possiamo sentire spiritualmente assetati. Ma oggi e ogni nuovo giorno, abbiamo la possibilità di aprire il rubinetto. La bellezza di questo lavoro spirituale è che questi rubinetti rimangono aperti. Apriamo il rubinetto ed esso rimane aperto, ci soddisfa, e risplende su di noi da quel momento per sempre, per noi stessi e per il mondo, perché questo è l'ordine spirituale del lavoro. Lo scopo del lavoro spirituale è quello di aprire i rubinetti di Luce per risplendere sulla nostra anima. Quella Luce che risplende sulla nostra anima non è solo per noi stessi, ma continua a risplendere sul resto del mondo. Il che significa che il canale di Luce che abbiamo aperto ieri non ha brillato solo per noi ieri, ma continua a brillare sia per il mondo che per noi stessi da quel momento in poi, e per sempre.
La quantità di giorni che una persona ha a disposizione per vivere, dice il Ramchal, è l'esatta quantità di flussi di Luce che deve aprire e regolare. Il punto è che la quantità di giorni che ci viene data è la quantità di piccole correnti di Luce che dobbiamo aprire. Ma la quantità di giorni che abbiamo è la quantità di forze, la quantità di flussi e canali che dobbiamo aprire. Quando completiamo questo processo, completiamo lo scopo per cui la nostra anima è venuta in questo mondo. Cosa succede quando un'anima lascia questo mondo, quando qualcuno ha completato la sua correzione? Va nei Mondi Superiori e continua ad essere alimentata dai canali di Luce che ha aperto in questo mondo, e poi quei canali di Luce brillano su di lui o lei, e brilleranno per ogni momento, per sempre.
Questo è il significato di Immortalità, questo è il significato di eternità. Come si raggiunge l'Immortalità? L'Immortalità, l'anima in quanto è connessa al corpo, ha bisogno di avere una certa quantità di Luce che le fluisca per mantenerla alimentata per sempre. Se abbiamo solo il 70% di queste condutture aperte, non abbiamo l'Immortalità; dobbiamo aprire un altro 30%. Ma quando una persona apre il 100% dei canali di cui la sua anima ha bisogno, allora è per l'eternità, è l'Immortalità. Purtroppo la ragione per cui la gente non raggiunge l'Immortalità è perché in un arco di vita non apre tutti i canali che ha bisogno di aprire. Il nostro compito è quello di aprire per noi per sempre abbastanza rubinetti per l'eternità, abbastanza canali di Luce. Non l'abbiamo ancora fatto, e finché non lo facciamo, non possiamo vivere per sempre.
Il Ramchal dice che questo è il concetto di eternità in questo mondo: apriamo un canale di Luce, e un altro, e un altro ancora. Per tornare al tema del tempo, dice che quando una persona completa il suo compito spirituale, allora si eleva nel regno al di là del tempo. Perché il tempo, spiega, è l'apertura di un canale e poi un altro e un altro ancora, perché in questo corpo l'anima non può aprirli tutti insieme. Ma una volta che una persona completa questo processo, va oltre il regno del tempo, perché ha abbastanza Luce per essere sostentata per sempre.
