Pronti a far uscire alla ribalta il nostro leone (o la nostra leonessa) interiore? Stiamo entrando nel mese del Leone (Av in Ebraico) - un segno noto per i suoi modi regali, fieri e spesso illustri nel relazionarsi col mondo. L’energia del cosmo durante questo periodo ci invita ad uscire, ricaricarci e far brillare la nostra Luce con quella potenza propria del Leone così da indicare chiaramente il cammino anche agli altri. Governato dal sole, il Leone è per natura connesso a quel sistema energetico universale (un po’ come una macchina elettrica - solo che questa ce la danno con la carica piena!). Eppure, tutta questa potenza porta con sé anche una sfida altrettanto importante per ciascun nato sotto questo segno e per tutti gli altri durante questo mese, e cioè quella di vivere con umiltà e di cercare di ricevere non solo per noi stessi, ma anche per lo scopo di condividere con gli altri.
Mio suocero, il pioniere visionario e kabbalista Rav Berg, era la migliore rappresentazione delle qualità del Leone - e anche di molto di più. Era riuscito a controllare il Tikkun - la correzione - relativo all’energia del Leone. Questo perché, malgrado l’innata capacità di scalare i ranghi, tipica di questo segno, possa essere spesso intrecciata con l’ego, il Rav ha vissuto, imparato e guidato gli altri con grande compassione ed empatia..
Ed è proprio questa la chiave per portare al massimo il potere energetico di questo momento. Potremmo affascinare anche noi stessi con lo slancio di sicurezza che proviamo in questo mese! Eppure, se ci facciamo intrappolare nel farlo solo ed esclusivamente per noi stessi - tutto quel potenziale finirà esattamente dove è cominciato. Sprecheremo tutta quella magia tenendo la “polvere magica del Leone” nascosta nelle nostre tasche. Questo è il mese per diffondere Luce e amore!
Una delle cose in cui il Rav credeva più fermamente è nota come la Regola D’Oro - “Fa’ agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Detto in parole ancor più semplici: ama il tuo prossimo come te stesso. Comincia con la comprensione e il riconoscimento della scintilla di umanità presente in tutti - e in realtà, in ogni cosa che ci circonda.
Più facile a dirsi che a farsi. Perché? Per due ragioni. Prima di tutto, perché qualche volta quella Luce è nascosta in quello che incontriamo lungo il cammino - che si tratti di dolore, rabbia o anche aspetti più oscuri della nostra vita. Non riusciamo sempre a riconoscere ciò che non possiamo vedere, giusto? Proprio come un bambino piccolo crederà che la sua palla sia “sparita” quando invece è stata solo nascosta dietro una tenda, dobbiamo ricordarci consapevolmente che la Luce è sempre lì, indipendentemente da tutto…tutti…o da dove ci troviamo.
Inoltre, siamo costantemente in battaglia con colui che detiene la posizione #1 nel bloccare la Luce fra tutti quelli che circondano: il nostro ego! Un effetto secondario della nostra condizione umana, il nostro ego desidera ricevere solo per se stesso. Ci percepisce come separati (dopo tutto siamo degli individui, in un certo modo)…così attacca e si sente ferito quando le nostre aspettative non sono soddisfatte. Potremmo arrabbiarci o metterci sulle difensive. Oppure incolpare, giudicare, punire. Tuttavia, quando siamo presi in ostaggio da queste inclinazioni più oscure, ci barrichiamo ancora di più nella nostra condizione di separazione E in quella zona di guerra, possiamo persino ricorrere al puntare le armi contro noi stessi. Come fa la Luce ad entrare in muri di difesa così ben costruiti?
Ecco la buona notizia: la Kabbalah insegna che ci vuole solo un’azione positiva per abbattere le barriere e far entrare la Luce! Il lavoro interiore del Leone è vedere oltre le apparenze e percepire quella scintilla divina in noi stessi e negli altri…e allo stesso tempo tenere l’ego sotto controllo.
Questo perché quella sicurezza felina deve trovare un equilibrio con l’umiltà per accrescere il nostro amore nei confronti degli altri e di noi stessi. Questo significa anche smettere di fare confronti. Esercitiamoci a bloccare qualsiasi pensiero del tipo "sono migliore (o peggiore) di questo e quell’altro”. Se sentiamo sorgere questi pensieri, correggiamoli con qualcosa del tipo: “La nostra essenza è la stessa. Come posso accendere la Luce per entrambi e per tutti noi?”.
Pensare in questo modo - con un autentico desiderio di migliorare il mondo al di là di noi stessi - amplifica la luminosità del Leone così da farlo diventare un canale per gli altri, proprio come Rav Berg lo è stato per le sue migliaia di studenti e followers. E proprio come il Rav e Karen hanno mantenuto la loro posizione di fronte a chi gli diceva di no o li criticava, non dobbiamo avere paura di ruggire come leoni per le cose in cui crediamo davvero (ok, però non svegliate i vicini - gli vogliamo bene, ve lo ricordate??).
Questo perché, soprattutto questo mese, ci sfida a brillare a piena forza in tutti gli spazi oscuri… per fare la differenza nel mondo non solo con quello che facciamo, ma anche con quello che siamo. Con questo sforzo, crolleranno muri, appariranno ponti e sorgeranno nuove connessioni, proprio come la potente energia solare che il Leone porta con sé.
E, mentre cresciamo e ci espandiamo, comprenderemo che questa scintilla di Luce non si ferma a noi, alle nostre comunità o all’umanità intera. Quella stessa fiamma risiede dentro ogni essere vivente di questo pianeta. E, in senso più universale, permea tutto ciò che ci sia mai stato e che mai ci sarà.
Questo è il più importante trono che condividiamo tutti insieme… dobbiamo solo salirci e reclamarlo!
