* Adattato dal podcast di Monica e Michael Berg Spiritually Hungry.
A nessuno piace commettere errori. Sono quelli che ci tengono svegli di notte, costringendoci a rivedere le conversazioni, analizzando cosa avremmo o non avremmo dovuto dire in quel momento. Ci tengono bloccati nel passato, divorati dal senso di colpa e dal rimpianto. Ci fanno affrontare la dura realtà che, dopo tutto, siamo umani.
Perdonare noi stessi può essere una delle cose più difficili da imparare a fare. La saggezza della Kabbalah insegna che spesso non è l’errore il problema, ma il dolore o la tristezza che proviamo dopo. In altre parole, quando ci lasciamo sprofondare nella disperazione, i pensieri negativi su noi stessi sono a volte più dannosi dell’errore commesso. Come possiamo andare avanti e superare il dolore?
Ecco 3 semplici, ma profondi consigli di saggezza che possono aiutari ad imparare a perdonare te stesso:
- A volte un errore è la cosa migliore che ti possa succedere. La nostra cultura tende ad associare l’errore alla stupidità e all’ignoranza. Non c’è da stupirsi se cerchiamo di evitare gli errori a tutti i costi. Non vogliamo fare brutta figura, e certamente non vogliamo sentirci in colpa. Tuttavia, il fallimento rappresenta una parte molto importante del nostro processo spirituale.
Abbiamo tutti sentito dire che impariamo di più dai nostri sbagli che dai nostri successi, ed è vero. Gli errori segnalano le aree su cui dovremmo concentrare le nostre energie per trasformare la nostra vita in meglio. Senza di essi, andremmo in giro pensando di essere perfetti e non raggiungeremmo mai il nostro potenziale.
Immagina come sarebbe la tua vita se potessi entusiasmarti per i fallimenti e gli errori e non li equiparassi mai all’essere stupido, ignorante, o cattivo. Non saresti così duro con te stesso, e potresti concentrarti sulla tua crescita spirituale da una base di amor proprio. Ammettere l’errore è una cosa straordinaria perché è da lì che scaturisce la crescita. Abbraccia i tuoi sbagli come incredibili doni. Sono delle occasioni d’oro per diventare migliori.
- Tu non sei l’ultima cosa che hai fatto. Hai mai notato che farti in quattro per aiutare qualcuno in modo positivo, ti fa sentire come un supereroe, ti fa toccare il cielo con un dito? E poi quando fai un grosso errore, ti senti improvvisamente come la feccia dell’umanità? Tendiamo a definire noi stessi in base all’ultima cosa positiva o negativa che abbiamo fatto, come se la nostra ultima azione fosse l’unica che conta. Ma questa è una visione molto limitata di noi stessi che può essere dannosa per la nostra autostima.
Riconoscere quando facciamo qualcosa di giusto o sbagliato è una parte importante del nostro processo di apprendimento perché ci permette di riconoscere I nostri punti di forza e di debolezza. Ma quando passiamo troppo tempo a giudicarci come “buoni” o “cattivi”, questo ci impedisce di essere realmente consapevoli di noi stessi. Non vediamo i nostri errori e pensiamo di essere perfetti, o viviamo nella vergogna e nel vittimismo, e la nostra opinione di noi stessi può cambiare in un attimo.
Ricordati che i tuoi fallimenti non ti definiscono. Sei molto più complesso di così! Così come non dovremmo rivolgere questo tipo di giudizio verso gli altri, non dovremmo rivolgerlo neanche a noi stessi. Non lasciare che i tuoi errori t’inducano a credere di essere una cattiva persona.
Siamo progettati per diventare la versione migliore di noi stessi attraverso gli sforzi, la pratica e la pazienza. Anche le persone spiritualmente più elevate non sono perfette. Ciò che le rende giuste è il loro desiderio di fare del bene agli altri e diventare sempre migliori.
- Dovevi fare quell’errore. La saggezza della Kabbalah ci insegna che ciò che ci accade deve accaderci, anche se può sembrare doloroso. A volte siamo in grado di guardare indietro alle esperienze negative che abbiamo vissuto e vedere come ci hanno trasformato in persone più forti e migliori. Altre volte non è così chiaro. Avere certezza nel Creatore significa confidare, a livello spirituale, di essere condotti in un posto migliore, che lo si riesca a vedere o meno in quel momento.
Abbraccia il fatto che il Creatore ha portato questo errore nella tua vita per una ragione. Una volta che qualcosa entra nella tua vita, devi imparare da essa, o la lezione tornerà ancora e ancora fino a quando non lo farai. Domandati: quali sono le lezioni che posso e che dovrei imparare in modo da non dover affrontare di nuovo tutto questo?
Spesso guardiamo agli errori come a qualcosa che dobbiamo accettare o semplicemente superare, sfortunati ostacoli nella nostra vita. Ma sono molto più potenti di così. Sono benedizioni mascherate e potenti opportunità di crescita per noi. Sono piccoli segnali dal Creatore su dove dobbiamo concentrare la nostra energia. Abbraccia i tuoi errori come una parte importante del tuo viaggio spirituale, non come dossi stradali, ma come segnali che ti reindirizzano verso il tuo più alto potenziale.