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Non Dover Mai Dire Addio

Karen Berg
Novembre 17, 2024
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Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel 2018.

Il poeta Tagore scrisse: “La morte non spegne la luce; spegne solo la lampada perché è arrivata l'alba.” Mio marito, Rav Berg, ha spesso insegnato che la morte è, fra tutte, la più grande illusione – scopriamo che attraversiamo semplicemente un'altra porta. L'importanza della morte è indiscutibile. Perdere qualcuno che amiamo è uno dei più grandi dolori della vita, ma la mia speranza è che noi, con la saggezza della spiritualità e la Luce del Creatore, possiamo essere aiutati a superarlo. Come i kabbalisti, nel corso di molte generazioni, hanno predetto, verrà il giorno in cui la morte non ci sarà più, sarà inghiottita, scomparirà dalla nostra realtà. Ma la natura non ce lo suggerisce forse già? Quando le foglie muoiono e cadono a terra in autunno, non ne torneranno di nuove la prossima primavera? Non vediamo forse negli occhi dei nostri figli i nostri cari che non ci sono più? Credo che non ci sia morte, perché l'energia non muore mai, cambia solo forma. La nostra anima continua, anche se il corpo non può. L'anima continua in altre incarnazioni, spostando la sua esistenza in nuovi vasi. Come l'acqua che diventa vapore, tutto cambia semplicemente forma. Non diciamo mai veramente addio a nulla, ci limitiamo ad attraversare una nuova porta, proprio come ci ha insegnato il Rav. Questa settimana, siamo in grado di intravedere l'immortalità, toccare la realtà senza fine dove la morte non esiste. Siamo rivitalizzati, rinnovati e risorgiamo fisicamente e spiritualmente. Essere vivi significa essere in transizione e questa settimana abbiamo la comprensione di questo profondo segreto. 

“La morte è la più grande di tutte le illusioni”.

La nostra guida e saggezza per questa settimana è la porzione di Chayei Sarah, o "La Vita di Sara". È la storia della scomparsa della moglie di Abramo e della scoperta dell'anima gemella del loro figlio Isacco. Sara visse 127 anni. Ogni anno della sua vita fu pieno della Luce del Creatore. Si dice che in seguito si reincarnò come la regina Ester che governò oltre 127 nazioni. Abramo e Sara erano anime gemelle, entrambi profeti, eppure, è scritto che Sara fu una profetessa migliore anche di Abramo. Era così giusta che persino gli angeli erano soggetti al suo comando. Potrebbe una tale presenza e un tale essere spegnersi così facilmente e consumarsi proprio come una candela? La risposta è no. Sara visse anche dopo la morte. Dopo averla seppellita, Abramo chiese al suo servitore di viaggiare per trovare l'anima gemella di Isacco. Il servitore viaggiò fino al luogo in cui Abramo gli profetizzò che avrebbe trovato l'anima gemella di Isacco, la trovò e tornò con lei. Il suo nome era Rebecca. Quando Isacco incontrò Rebecca, la portò a casa di sua madre e dal momento in cui vi entrò fu piena di Luce. Quando Sara morì, la Luce nella sua casa andò via, ma quando Rebecca si unì a Isacco, la Luce riapparve. "E Isacco la portò nella tenda di sua madre Sara, prese Rebecca e lei divenne sua moglie e lui l'amò; e Isacco fu confortato dalla morte di sua madre." La Torah qui ci dà un insegnamento sulla transizione dell'energia e sulla continuità della vita. Isacco era confortato come se sua madre fosse di nuovo viva, e in effetti lo era. La sua energia era tornata e, dopotutto, l'energia di qualcosa è davvero tutto ciò a cui ci connettiamo. Amiamo la fisicità di una persona, ma amiamo molto di più la sua energia; perché noi siamo più energia che materia. Chayei Sarah ci permette di vedere la nostra immortalità e di essere confortati dalla vita che non ha mai fine, anche quando potrebbe sembrare il contrario.

La porzione di Chayei Sarah ci infonde la saggezza e il coraggio necessari per credere nel grande mondo che si trova al di là del nostro. Quando moriamo, entriamo in un regno molto più grande di questo sulla Terra. Siamo solo piccole lampade rispetto all'enormità della luce solare del Creatore. Non abbiamo davvero bisogno di dire addio a niente e a nessuno. L'energia non cessa mai di esistere, ma trova dimora in un nuovo vaso. Possiamo vedere i nostri nonni negli occhi dei nostri figli proprio come vediamo i nuovi fiori che germogliano ogni primavera. L'amore che sperimentiamo non muore mai e non dobbiamo mai dirci addio. Può sempre essere ritrovato nel cuore dei nostri amici, dei nostri figli o nella luce di una nuova alba. Quando moriamo, torniamo alla fonte della più grande energia, e siamo ancora in grado di brillare più di quanto siamo mai stati in grado di fare qui sulla terra. Quando Rav Brandwein, il maestro di Rav Berg, lasciò questo mondo, Rav Berg all'inizio provò davvero una grande tristezza. Ma dopo un po' di tempo capì che Rav Brandwein lo stava ancora aiutando, più di quanto avrebbe mai potuto fare in questo mondo.

“Quando lasciamo il mondo, entriamo in un regno molto più grande di questo sulla Terra”.

Questa settimana, nelle tue meditazioni, portati in una notte calma e tranquilla ai piedi di una montagna. Manca poco all'alba e tu hai avuto accanto a te per tutta la notte il calore e il bagliore di una bellissima lanterna. La lanterna illumina l'area tenendo lontana la coltre scura della notte. La lanterna brilla forte e luminosa, scintillante come un diamante. Solo dopo, in lontananza, inizi a vedere il sole che spunta sopra l'orizzonte della montagna. L'alba è arrivata e la luce comincia a brillare sulla terra, facendo brillare e splendere alberi e montagne. Pian piano la luce del sole diventa più forte in una luminosa e frizzante mattina. Gli uccelli cominciano a cantare e tu provi una gioia indescrivibile, sapendo di affrontare una nuova giornata piena di nuove possibilità e benedizioni. Quindi, senza alcuna esitazione, ti chini e spegni la lanterna. La luce del sole del mattino illumina il vetro della lanterna, facendola risplendere ancora di più di quanto avesse fatto durante la notte.


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