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Rimuovere le Forze della Negatività

Michael Berg
Dicembre 14, 2022
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Per quanto riguarda l'inizio della sezione di Vayeshev, che racconta la storia della famiglia di Giacobbe, il Rashi cita una spiegazione del Midrash sul motivo per cui questa storia segue la fine della precedente parte di Vayishlach. In essa erano stati descritti tutti i diversi re che esistevano all'epoca, tutte le generazioni e la famiglia di Esaù, che al tempo era considerato il fratello negativo di Giacobbe.

"L'aspetto interiore e l'aspetto esteriore”

Per spiegare perché questa parte, Vayeshev, inizia con Jacob e la sua famiglia, il Rashi riporta la parabola di un uomo che viaggia con i suoi cammelli carichi di lino. L'uomo e i cammelli passano accanto a un carbonaio che, vedendoli, dice: “Guarda quanto lino! E’ troppo!”. Al che una persona saggia gli dice: "Non preoccuparti di tutto quel lino; se una scintilla della tua fiamma salta fuori, brucerà tutto". Rashi spiega che è così che Giacobbe vede tutte le generazioni di Esaù: non come storie di famiglie, ma piuttosto, come lino, come forze negative, e ne è quindi sopraffatto.

Quindi, all' inizio della sezione di Vayeshev, Giacobbe è sopraffatto. Per tranquillizzarlo e rispondere alla sua domanda su come si possa combattere contro tutte queste forze ed energie oscure, negative e distruttive menzionate alla fine della sezione precedente, il Midrash dice che la casa di Giacobbe è un fuoco, la casa di Giuseppe è una fiamma e le forze di Esaù, oscure e negative, sono come il fieno; una scintilla scaturisce da Giuseppe e brucia tutto il fieno rappresentato da Esaù.

Cerchiamo ora di capire, da un punto di vista letterale, ciò che il Rashi cita dal Midrash. Giacobbe vede tutte le generazioni di Esaù ed è sopraffatto. Non vede una via d'uscita da tutta l'oscurità e il dolore che ci saranno nel mondo e chiede: "Come posso fermare tutta questa oscurità e questa distruzione?". La risposta che il Midrash dà, come nella parabola, è che è possibile avere una scintilla di Luce che bruci tutte queste forze della negatività.

Qual è dunque il segreto della parabola e, ancora più importante, come possiamo usarlo nella nostra vita? I kabbalisti spiegano che in ogni cosa del nostro mondo c'è un aspetto interiore e un aspetto esteriore. La maggior parte di noi, purtroppo, vive nel regno dell'aspetto esteriore, preoccupandosi di ciò che gli altri pensano e dicono di noi. Questo è un chiaro segno che siamo presi più dall'aspetto esteriore delle cose che da quello interiore. Purtroppo anche il dolore, la sofferenza, la morte e l'oscurità sono aspetti esteriori: e se un individuo dà forza a uno qualsiasi di questi aspetti esteriori nella sua consapevolezza e nel modo in cui vive la sua vita, dà loro anche potere. Queste forze portano oscurità non solo al mondo nel suo complesso, ma anche all'individuo.

"Cominciamo a concentrarci solo sulla nostra trasformazione e sulla connessione con la Luce del Creatore”

Quindi, come si fa a bruciare l’aspetto esteriore? Come può un individuo che sta vivendo il giudizio e la negatività bruciarli e farli sparire? La risposta è semplice. Se una persona inizia a vivere la sua vita non preoccupandosi dell'aspetto esteriore, ma solo di quello interiore - che è la sua anima, la sua trasformazione e il suo lavoro spirituale - allora quella scintilla potrà bruciare tutti i giudizi esterni. Quando siamo sopraffatti dalle tenebre e dai giudizi, possiamo allontanarli ricordando innanzitutto che sono solo esterni; non sono reali, non hanno esistenza, e una scintilla della Luce interiore può incenerirli tutti.

La domanda che quindi dobbiamo porci è: quali sono le mie preoccupazioni e dove focalizzo la mia attenzione? Perché se continuiamo a concentrarci e a preoccuparci di ciò che è esterno, non c'è modo di fermare il giudizio o di bruciare tutta la negatività. Al contrario, se comprendiamo che l'unico modo per bruciare tutto ciò che è esterno è concentrarci sull'invio di una scintilla dall'interno, iniziamo a focalizzare la nostra vita solo sulla nostra trasformazione e sulla connessione alla Luce del Creatore. E così facendo, "la scintilla si sprigiona e brucia tutta la negatività", come dice il Midrash.

Possiamo buttare via il giudizio e tutte le forze opprimenti delle tenebre, sia individualmente sia per il mondo, inviando una scintilla della nostra interiorità. Come? Rifocalizzando la nostra mente, in modo da non preoccuparci di ciò che la gente pensa o dice di noi; e non dando più importanza a tutte le cose esterne, su cui ci focalizziamo e per cui ci preoccupiamo per la maggior parte del nostro tempo. Invece, andiamo all'aspetto interiore della nostra anima e incentriamoci su di esso. Questo è il segreto del Midrash: Giacobbe è sopraffatto da tutte le forze della negatività, ma il Creatore dice: "Non dimenticarlo, non sono reali". E allora anche noi, come Giacobbe, possiamo eliminare le forze della negatività e del giudizio con una scintilla: ma dobbiamo essere connessi con quella scintilla, che è l'aspetto interiore.


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