*Questo articolo è stato precedentemente pubblicato nel 2016
Molti di voi che sono studenti del Centro da lungo tempo ricorderanno quanto frequentemente Rav Berg sottolineasse l'importanza della porzione di questa settimana. Pinchas è un potente strumento di guarigione datoci dal Creatore e rivelato dai kabbalisti.
“L'energia di guargione di Pinchas aggredisce qualsiasi malattia latente che è dentro di noi”.
Questa porzione cade sempre durante il mese del Cancro per darci il supporto energetico di cui abbiamo bisogno non solo dopo il sorgere della malattia, ma prima che si manifesti nel nostro corpo. Come sottolineava il Rav, l'energia di guarigione di Pinchas agisce su qualsiasi malattia latente dentro di noi, e i prossimi 7 giorni , quelli che portano alla lettura della porzione stessa, ci aiutano a porre le basi per ricevere, quanto più possibile, questa pura energia di guarigione, simile ad un laser. Poiché questa opportunità spirituale arriva solo una volta all'anno, vorrei chiedere alla nostra comunità globale, di poterci unire con una consapevolezza unica in questa settimana; una particolare focalizzazione dal profondo della nostra anima, in modo da poter inviare questa energia verso l'esterno a tutta l'umanità.
C'è tanto da dire sulla porzione di Pinchas nella Torah e sulla sua lettura che avverrà sabato mattina nei nostri Centri di tutto il mondo. È stato scritto che ciò che ha reso Pinchas un leader, ciò che lo ha reso così unico, è che gli è stato dato il dono di shalom, che significa pace. La malattia (o “dis-ease” essere al di fuori del comfort, se volete) si dice inizi dal cuore. Pensateci. Se questo fosse vero, e credo lo sia, quante malattie potrebbero essere eliminate se solo potessimo guarire il nostro cuore? Lo Zohar, nella porzione di Pinchas, ci rivela un segreto: la migliore medicina preventiva è shalom, la pace interiore.
“La migliore medicina preventiva è shalom, la pace interiore.”
Lasciamo entrare nel nostro cuore, costantemente, troppe cose che ci turbano, dalle banali discussioni con qualcuno che ci taglia la strada nel traffico, alle cose più importanti della vita che non sempre si rivelano esattamente come avevamo sperato e pianificato. Pinchas, tuttavia, era l'incarnazione della pace interiore. Non veniva turbato. Non si scoraggiava. Non gli importava di quello che gli altri pensavano o dicevano di lui. La sua unica preoccupazione era connettersi alla Luce del Creatore. Era questo desiderio che gli dava pace nella mente, nel cuore e nell'anima.
Questa settimana, mettiamo fuori dalla porta le nostre paure e preoccupazioni, perché sono illusioni che non ci servono. Se c'è caos, rimaniamo fermi nella certezza che anche questo passerà. Troviamo quel posto dentro di noi che permette agli altri di essere quello che sono invece che quello che noi vorremmo. Grazie ad ogni singolo respiro, riempiamoci di un amore incondizionato, ed espiriamo ogni malessere che possiamo sentire verso gli altri e, soprattutto, verso noi stessi.