Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel 2017.
Questo mese dei Pesci ci offre l’opportunità unica di trasformare il nostro dolore in gioia, il dubbio in certezza e l’oscurità in Luce.
Ogni mese nasce una Luna Nuova. Come un neonato che viene al mondo con le sue caratteristiche individuali, ogni Luna Nuova nasce con influenze cosmiche uniche che guideranno e plasmeranno il mese a venire – per tutta la creazione. Anche se queste forze energetiche influenzeranno la nostra vita per 30 giorni, non ci vincoleranno. Siamo stati creati per essere padroni, non schiavi, dell’universo. Quando sappiamo cosa aspettarci dal mese che verrà, possiamo renderlo un’esperienza armoniosa anziché caotica. Anche se non possiamo controllare la pioggia, possiamo controllarne l’esperienza preparandoci con ombrello e galosce.
Nota il riferimento all’acqua. L’elemento spirituale dell’acqua ci circonda da ogni direzione nel mese dei Pesci. Quest segno, nello Zodiaco, è rappresentato da due pesci che nuotano in direzione opposta. I pesci sono stati il primo animale ad essere creato. Si ritiene che siano un presagio di benedizioni perché sono circondati dall’acqua. La Kabbalah ci insegna che l’acqua è la manifestazione fisica dell’essenza della misericordia. Poiché i pesci sono protetti dall’acqua, nessun malocchio può colpirli. Non sono morti durante il diluvio. La struttura principale dello scheletro dei pesci è costituita dalle vertebre. Risulta quindi leggero e flessibile e consente la velocità di movimento, ma al tempo stesso è forte. Queste qualità, se viste da un punto di vista kabbalistico, forniscono un modello da cui partire per crescere nel mese dei Pesci.
“Riceviamo in questo periodo… la capacità di sviluppare e rafforzare la spina dorsale”.
Il nome ebraico di questo mese è Adar, che deriva dalla parola ebraica Idra, che significa colonna vertebrale. Una delle importanti qualità energetiche che riceviamo in questo periodo (nonché la lezione per i nati sotto il segno dei Pesci) è la capacità di sviluppare e rafforzare la spina dorsale. I Pesci hanno un’immaginazione straordinaria che li porta ad essere molto originali e creativi. Tuttavia, il loro mondo immaginario è così vivido che è difficile per loro discernere ciò che è reale da ciò che è finto. Sono naturalmente comprensivi ed empatici, ma al tempo stesso possono sembrare freddi, vaghi e distanti. La loro enorme sensibilità, il loro intelletto e la loro creatività li rendono ottimi negli affari, perché riescono a cogliere ciò che agli altri sfugge. A livello personale, tuttavia, hanno difficoltà con il denaro, le responsabilità e l’impegno. Quando si muove nella direzione opposta, un Pesci può vivere la vita come la vittima di un film scritto, prodotto e interpretato da lui. Ecco perché i pesci del segno dei Pesci vanno in direzioni opposte.
I nati sotto il segno dei Pesci sono spesso grandi leader grazie alla loro attenzione ed empatia. Mosè, considerato uno dei più grandi leader, era appunto un Pesci. La sua vita fu protetta dall’acqua che lo nascose agli occhi del Faraone. Venne al mondo e lo lasciò il 7 Adar. Mosè fu scelto da Dio per guidare il popolo grazie alla sua capacità di prendersi cura del gregge. Tuttavia, quando gli fu chiesto di assumersi la responsabilità e di impegnarsi nel ruolo che era destinato a ricoprire, Mosè affermò: “Sono di labbra non circoncise”. è stato necessario un intenso percorso spirituale per trasformarlo nell’uomo che ha condotto più di 3 milioni di persone fuori dall’Egitto e dalla consapevolezza della schiavitù.
Nel mese di Adar abbiamo diverse importanti connessioni spirituali, leggiamo dalla porzione di Zachor e abbiamo la festività di Purim. Queste potenti connessioni avvengono nell’ultimo mese prima di iniziare un nuovo ciclo. Ci offrono l’ultima opportunità di finire il lavoro e di riportare il mondo al tempo in cui ricevevamo le benedizioni della Luce del Creatore senza l’interferenza delle tenebre. La porzione di Zachor, che precede direttamente Purim, è pensata per essere lo strumento per aiutarci a cancellare ogni aspetto di dubbio nella nostra vita. Ciò avviene con la lettera Kuf, l’unica lettera ebraica che cade sotto la linea. Questa lettera, a forma di spada, scava nel mondo delle tenebre distruggendo il dubbio e recuperando la Luce caduta nel sistema impuro. La parola dubbio, in ebraico safek, ha lo stesso valore numerico della parola Amalek. Amalek era il nipote di Esav e antenato di Haman, il responsabile del decreto che ha quasi distrutto la nazione in Persia. La Bibbia ci dice: “Ricordatevi di ciò che Amalek vi ha fatto quando siete partiti dall’Egitto”. Ci dice di essere gentili con tutti I popoli, ma al tempo stesso ci dice di odiare la nazione di Amalek e di scatenargli contro una guerra di annientamento. Ci viene prescritto di cacciare Amalek dal nostro cuore e dal cuore dell’umanità. Come è possibile?
“Riceviamo l’antidoto contro Amalek, un mezzo per cancellare completamente il dubbio”.
Dallo Zohar apprendiamo che Amalek non è una nazione, ma che la storia è un codice. Come apprendiamo, Amalek attaccò la nazione di Israele quando si riposò dopo essere emersa dal mare ed essere entrata nel deserto, poco prima di ricevere le Dieci Enunciazioni. Poco prima della conclusione del processo, quando doveva avvenire la completa redenzione. Mancava poco per diventare un vaso per l’immortalità. Come li ha attaccati Amalek? Attraverso la mancanza. Improvvisamente si trovarono di fronte alla mancanza di acqua, di cibo e iniziarono le lamentele. Cosa berremo? Cosa mangeremo? Dopo aver visto il miracolo del Mar Rosso, la loro consapevolezza si è riposata, si è addormentata e proprio in quel momento hanno creato l’apertura per l’attacco. Amalek è stato descritto come una mosca che cerca una ferita aperta.
Con la porzione di Zachor sigilliamo la ferita con certezza e riceviamo l’antidoto contro Amalek, un mezzo per cancellare completamente il dubbio. Ogni anno abbiamo l’opportunità di eliminare il caos dal mondo combattendo questa Guerra spirituale contro il dubbio durante il mese dei Pesci, un period in cui siamo circondati dall’acqua, dalla misericordia del Creatore. Affrontiamo la battaglia rifiutando di cadere nella consapevolezza da vittima e fortificando il nostro spirito con il riconoscimento di tutto ciò che la Luce ha fatto e sta facendo per noi. Con l’energia ricevuta da Zachor, possiamo andare avanti per ricevere la gioia infinita che è Purim. La festività di Purim e quella di Yom Kippur, sono connesse. A Yom Kippur abbiamo acceso a un infinito piacere spirituale, ma ci asteniamo dalla fisicità A Purim, abbiamo la possibilità di manifestare una gioia totale e completa nel mondo fisico, senza effetti collaterali.
