Il mese di Sivan, o Gemelli, è un mese molto importante, e come sappiamo, quando abbiamo la consapevolezza di ciò che è disponibile per noi ogni mese, possiamo ricevere tutti i semi delle grandi benedizioni e della Luce per quel mese. Pertanto, vorrei condividere uno dei doni disponibili per noi nel momento in cui entriamo nel mese dei Gemelli.
I kabbalisti insegnano che, quello che storicamente si è verificato in un certo giorno - per esempio, Rosh Hashanah, Yom Kippur, o Pesach - è in realtà un risveglio della Luce che un tempo è stata rivelata in quel giorno. Così, ogni volta che quel giorno arriva nel ciclo annuale, abbiamo l'opportunità di ricevere la grande Luce e le benedizioni che sono state originariamente risvegliate in quel giorno.
Quindi, c'è una cosa che impariamo in occasione di Rosh Chodesh, la Luna Nuova, o il primo giorno, del mese dei Gemelli. Nella Torah si dice che gli Israeliti lasciarono l'Egitto ed entrarono nel deserto. Noi vogliamo capire il concetto spirituale di deserto, perché gioca un ruolo molto significativo nel nostro lavoro e sviluppo spirituale. Rosh Chodesh, la Luna Nuova, dei Gemelli, è il giorno in cui gli Israeliti arrivarono nel deserto. Pertanto, c'è una connessione speciale tra questo giorno, e questo mese, e il potere del deserto.
Qual è il potere del deserto? Lo Zohar dice qualcosa che sembrerebbe indicare che il deserto non è un luogo molto positivo. Si dice che non è una coincidenza che le cose non crescano nel deserto o che la gente di solito non viva nel deserto; perché il deserto è il luogo controllato dal Lato Negativo. Sappiamo, naturalmente, che il Lato Negativo è ovunque e noi spesso lo invitiamo nelle nostre vite in molti modi diversi, ma se c'è un posto fisico al mondo dove è più forte, quello è il deserto. Pertanto, si potrebbe supporre che non è un posto dove si vuole stare o in andare per connettersi alla grande Luce. Tuttavia, scopriamo che è vero il contrario.
Il sesto giorno di questo mese, il mese dei Gemelli, dopo essere entrati nel deserto a Rosh Chodesh, il primo giorno del mese, ci fu la grande rivelazione del Sinai. Come ci insegnano lo Zohar e i kabbalisti, questo fu il luogo e il momento in cui la Luce dell'elevazione oltre la natura e la morte, la Luce dell'Immortalità, Bila HaMavet LaNetzach, fu rivelata nel deserto.
Ma perché fu rivelata nel deserto? Se si deve scegliere un luogo per donare grande Luce e benedizioni, allora non si dovrebbe scegliere un luogo di Luce? Se ci viene detto che il deserto è un luogo desolato dove non cresce nulla, dove non c'è vita, perché è il luogo controllato dal Lato Negativo, allora perché rivelare lì quella Luce? Perché gli Israeliti sono lì, nel deserto, al momento di questa grande rivelazione?
Dobbiamo comprendere il concetto di deserto. Cos'è il deserto, e cos'è il deserto nella nostra vita? Il deserto rappresenta i luoghi dove non vogliamo andare, i luoghi che ci spaventano, i luoghi che ci mettono a disagio. E spesso, anche per chi fra noi vuole connettersi alla Luce del Creatore, chi vuole essere spirituale, vuole crescere e cambiare, ci sono certe cose che sono semplicemente troppo, troppo scomode, troppo spaventose, e così rimaniamo nel luogo dove il lavoro o il cambiamento da fare risultano essere relativamente più facili. Sappiamo che dobbiamo crescere e cambiare, ma veniamo sopraffatti dal trovarci in certi luoghi o dallo sperimentare certe situazioni.
Lo Zohar ci dice che la più grande Luce che riveleremo non è quella nei luoghi confortevoli. II luogo dove sarà rivelata la Luce più grande è il deserto. Il deserto, come impariamo dagli Israeliti, è il luogo dove, alla fine, sarà rivelata l'Immortalità. Quindi, quando si dice che l'energia del primo giorno dei Gemelli è quella di entrare nel deserto, significa che vogliamo risvegliarci e porci questa domanda: Se davvero voglio realizzare ciò che la mia anima è venuta a fare in questo mondo, se davvero voglio trasformarmi, se davvero voglio connettermi alla totalità della Luce del Creatore e alle benedizioni che ne derivano, allora quanto tempo sto realmente passando nel deserto?
Perché, come ci dice lo Zohar, gli Israeliti non avrebbero potuto ricevere quella grande Luce e quella rivelazione in nessun altro luogo del mondo, se non nel luogo controllato dal Lato Negativo, il luogo più difficile, più spaventoso e più buio. La scelta che facciamo spesso quando siamo sopraffatti è di fare un passo indietro. Quando qualcuno ci fa qualcosa che ci infastidisce, per esempio, ci allontaniamo, e quella scelta di non essere nel deserto - tutte quelle scelte che facciamo per non andare verso quei luoghi che ci spaventano, o che ci mettono a disagio - fanno sì che non possiamo ricevere e non riceveremo la grande Luce e le benedizioni che siamo destinati a ricevere, né cambieremo o ci trasformeremo nei modi a cui siamo destinati e per cui siamo venuti in questo mondo.
Uno dei doni del mese dei Gemelli , quindi, è l’insegnamento del bisogno, e speriamo ora anche del desiderio, di passare del tempo nel deserto. Non significa che passiamo lì tutto il giorno quotidianamente; a volte abbiamo bisogno di rinfrescarci e di essere a nostro agio. Ora, però, sappiamo che se stiamo sempre nella zona di comfort, se a volte non ci spingiamo nel deserto, allora non è possibile per noi cambiare e crescere nei modi in cui siamo destinati a farlo o ricevere la grande Luce che ci spetta.
E così, questo è il mese, e in particolare il primo giorno del mese, in cui vogliamo fare la scelta di iniziare a camminare nel deserto. Per iniziare a spingerci, con questa consapevolezza e comprensione, in quei luoghi che ci mettono a disagio, in quei luoghi dove non vogliamo essere. È lì che si rivela la grande Luce. Perché la Luce dell'Immortalità è rivelata nel deserto e non nei luoghi più spirituali, non nei luoghi più comodi, non nei luoghi migliori? Perché ogni grande Luce, benedizione e crescita arriva quando ci sforziamo di entrare nel deserto.
Questo è il dono di questo mese dei Gemelli: la consapevolezza, e quindi il desiderio, di spingerci a passare del tempo nel deserto. Sì, questo mi mette tremendamente a disagio. Sì, questa persona mi ha ferito in un modo che mi fa davvero arrabbiare e voglio fare un passo indietro rispetto a lei, ma non lo farò. Sì, questa situazione è troppo opprimente per me, e non è un posto dove voglio stare; è un posto che mi spaventa e mi mette a disagio, ma farò un passo avanti, nel deserto, dove si rivela la grande Luce. Il deserto è il luogo dove avviene la grande trasformazione, ed il luogo da cui possiamo ricevere la più grande Luce e le più grandi benedizioni.
