Questo articolo sulla porzione della settimana è stato precedentemente pubblicato nel 2019.
La porzione Baresheet, nel Libro di Baresheet, inizia il nuovo ciclo annuale delle letture settimanali della Torah. Il suo nome deriva dalla prima parola della porzione, beresheet, che significa “all’inizio”. Un livello di consapevolezza che è disponibile per noi attraverso la porzione di Beresheet è il dono di distinguere ciò che viene dalla Luce (e ha quindi la capacità a lungo termine di crescere in benedizioni, e cosa no.
“Come sappiamo se il nostro amore, il nostro desiderio, i nostri impulsi o la nostra gioia arrivano dalla Luce?”
Ogni cosa è stata creata nel nostro mondo in perfetto equilibrio, il che significa che ogni cosa che troviamo nel lato positivo la troviamo anche in quello negativo, e attiriamo ogni cosa nelle nostre vite da uno di questi due luoghi. Come sappiamo da che lato ci sta arrivando? Come sappiamo se il nostro amore, il nostro desiderio, i nostri impulsi o la nostra gioia arrivano dalla Luce? Molti di noi pensano che queste emozioni debbano necessariamente venire dalla Luce del Creatore. Eppure, ciò non è necessariamente vero, perché ogni cosa che esiste nel nostro mondo esiste in entrambi i regni; la sua energia può quindi venire da un luogo positivo o da uno negativo. Quindi, come le distinguiamo?
Rav Ashlag dice che il Creatore ci ha fornito un test. Il lato positivo porta sempre frutti e ha continuità, mentre quello negativo finisce. Potremo anche ricevere un certo livello di gioia o realizzazione da quello che stiamo facendo in questo momento, ma queste sensazioni non sono un reale indicatore del se lo stimolo stia venendo dalla Luce o meno. Il fattore determinante non dipende dal nostro sentirci bene o dal sentirci spinti a fare qualcosa; nessuna di queste valutazioni mostra accuratamente da che posto stia derivando quello stimolo. Il test – l’unico modo in cui possiamo capire se stia venendo da un luogo di positività – è guardare al futuro per vedere se porterà frutti e continuerà a crescere nel tempo.
La parola beresheet inizia con la lettera Bet. Dalla Kabbalah impariamo che le lettere ebraiche non sono semplicemente degli strumenti linguistici, ma che ogni lettera rappresenta anche un diverso tipo di Luce, un diverso tipo di energia; ci sono molti livelli di significato in ogni cosa. E Bet è in realtà l’energia e la capacità di questo test di vedere se qualcosa stia effettivamente venendo dalla Luce e continuerà quindi a dare frutti nel tempo. Perché? Perché la parola brachah, che significa benedizioni, è l’energia della lettera Bet. Se ciò che stiamo facendo è disconnesso dalla Luce del Creatore, allora non ha il potenziale per le brachah, le benedizioni. Quindi dobbiamo chiederci: quello che sto provando, facendo o vedendo viene dal Bet, da un luogo che continuerà ad espandersi in benedizioni? Vedo una continua crescita in quella specifica area che può trasformarsi, elevarsi e portarmi sempre più gioia e realizzazione, all’infinito? Se non ha quantomeno questo potenziale, allora non deriva dalla Luce.
“Le lettere ebraiche non sono semplicemente degli strumenti linguistici, ma ogni lettera rappresenta anche un diverso tipo di Luce, un diverso tipo di energia”
Spesso può succedere che decidiamo che una certa area della nostra vita non abbia margine di miglioramento. Sappiamo che non è il massimo, e che non continuerà a crescere all’infinito ma, purtroppo, accettiamo le cose così come sono. Non abbiamo aspettative più alte. O, ancora, abbiamo paura di rinunciare a qualcosa, anche se sappiamo che non andrà da nessuna parte, perché non vogliamo lasciare andare finché non vediamo prima che sta arrivando qualcosa di meglio. Eppure, se è disconnessa dalla Luce del Creatore, se non ha il potenziale per le brachah, allora non sta che limitando le vere benedizioni che sono destinate ad arrivarci; finché continuiamo ad aggrapparci ad essa, ci stiamo in realtà chiudendo alla Luce. E questo è vero per ogni cosa nella nostra vita.
Mentre iniziamo questo nuovo anno, è importante valutare certe aree della nostra vita, anche se alcune ora ci stanno dando un qualche livello di realizzazione. Dobbiamo chiederci: sta venendo dal Bet, da un posto in cui vedo che continuerà a crescere in benedizioni? Se non è così, allora restarci aggrappati non farà che limitarci e chiuderci alle vere benedizioni che sono destinate ad arrivarci, a prescindere dalla paura che potremmo avere di rinunciarvi. Quando entriamo nel nuovo anno con questa consapevolezza che ci è disponibile attraverso la porzione di Beresheet, saremmo davvero in grado di manifestare la Luce e le benedizioni grandiose che abbiamo attirato attraverso le connessioni che abbiamo creato e il lavoro che abbiamo fatto in tutte le festività fino ad oggi.