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Tisha B'Av: Un Ponte verso la Luce e verso Karen

Monica Berg
Luglio 31, 2023
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Il nono giorno del Leone (Av) rappresenta per la nostra famiglia un equilibrio unico di opposti. 

Tisha B’Av (Tisha significa “nono”) è considerato un giorno di tristezza ed oscurità. Questa data infatti commemora la distruzione sia del primo che del secondo tempio, insieme ad altri momenti tragici della storia dell’umanità. Eppure, i kabbalisti insegnano che maggiore è l’oscurità, più grande è il potenziale di Luce. Per questo non dovrebbe sorprenderci il fatto che mia suocera e grande insegnante, Karen Berg, ha lasciato questo mondo proprio il nono giorno di Av, tre anni fa. I giorni dell’elevazione sono particolarmente potenti perché ci danno la possibilità di connetterci all’energia che l’anima di una persona ha lasciato nel mondo durante la propria vita.

E per tutti i 28 anni in cui sono stata con lei (adesso posso dire 31, visto che è sempre con me, ogni giorno!), Karen è stata un canale di Luce: dal suo bel sorriso con le fossette, fino a tutti i modi in cui ispirava gli altri, vicini o lontani che fossero.

Karen sapeva che l’oscurità è quasi sempre connessa, a un certo livello, con una mancanza di amore e di condivisione. Le guerre, il crimine, l’avarizia, templi caduti: tutte queste cose trovano le loro radici nella tendenza dell’umanità a chiudere fuori “l’altro” nel proprio, unico interesse. L’idea sbagliata che anche se gli altri sono in difficoltà, noi possiamo comunque star bene è completamente all’opposto dell’essenza della spiritualità, e cioè che esiste UNA SOLA energia, un solo amore, un solo benessere. La tua felicità e la mia dipendono l’una dall’altra! 

Come ha scritto Karen: “L’unica via per arrivare all’appagamento è trasformare il proprio desiderio di ricevere solo se stessi - quella spinta gravitazionale al “me, me, me!” - in un desiderio di ricevere per lo scopo di condividere”. Eppure, quel genere di condivisione non è sempre facile. Nel corso della sua vita, Karen ha affrontato la sua parte di ostacoli. Per esempio, c’erano persone che erano apertamente contro l’idea di portare al mondo intero lo studio della Kabbalah, una volta destinato solo a studiosi più anziani e ai rabbini. Tuttavia, né Karen né il Rav si sono lasciati fermare da tutto questo. 

Del resto, Karen parlava spesso di resistenza come di un elemento necessario per manifestare qualunque cosa. Un seme ha bisogno della resistenza della terra, proprio come della fluttuazione della temperatura e dei livelli di acqua, del vento e così via, per diventare una pianta o un albero sano. Si può attaccare una lampadina alla corrente ma, senza la resistenza creata dal suo filamento, non darebbe nulla se non una breve esplosione di luce seguita da un disastro di vetri rotti..

Anche noi abbiamo bisogno di resistenza per raggiungere la pienezza del nostro potenziale. Nonostante tutta l’opposizione, Karen e il Rav sono riusciti a portare alla luce la Kabbalah. Anzi, è' stato proprio GRAZIE a tutti quelli che dicevano di no e alle porte chiuse in faccia che hanno raddoppiato il loro impegno per portare avanti la loro visione. Di conseguenza, entrambi hanno puntato più in alto, sia dal punto di vista personale che professionale…a beneficio di migliaia e milioni di persone in tutto il mondo!

Karen ha creduto in me molto prima che lo facessi io stessa. Consapevole della mia tendenza al perfezionismo, Karen una volta mi ha detto: “È per questo che Dio ha creato le gomme da cancellare: non dobbiamo essere perfetti”. Mi ha ricordato che se abbiamo certezza nella Luce del Creatore, allora la Luce del Creatore viene coinvolta in tutti gli aspetti delle nostre vite, inclusi gli errori che facciamo. Quegli errori sono parte della resistenza. Sono parte integrante del processo!

Quindi, durante questo giorno tradizionalmente oscuro di Tisha B’Av, possiamo elevarci cercando di capire dove e come le nostre sfide ci hanno aiutato a crescere. Se, al momento, stai attraversando un momento di difficoltà o una battuta d’arresto, sappi che non si trova lì per bloccarti. Guardala per ciò che è: quella resistenza di cui hai bisogno per crescere in direzione della versione migliore di TE! 

Proprio prima che Karen ci lasciasse, è stato registrato un piccolo terremoto dai sismografi a Los Angeles. Lo sapevo allora - e lo so ancora - che voleva scuoterci per risvegliarci: letteralmente! Voleva ricordarci di non perdere mai di vista tutto il bene che c’è nel mondo, e in noi stessi. Sullo sfondo di una giornata in cui tradizionalmente si è tristi, Karen voleva che ciascuno di noi rimasse in contatto con la propria visione…per ricordarci che di qualunque forma di oscurità possiamo fare esperienza, essa è anche un ponte verso la Luce.


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