L'articolo della porzione della settimana è stato precedentemente pubblicato nell'Ottobre 2019
Questa è una settimana molto importante e significativa, in quanto è la settimana che segue Rosh Hashanah ed è la settimana che ci conduce alla festa di Yom Kippur. A Rosh Hashanah, sappiamo che lo shofaragisce letteralmente come un laser, che disgrega le azioni negative che abbiamo fatto. Ci porta a un livello dove io rinasco come nuova persona, una persona cambiata.
"Vogliamo essere al servizio della Luce o di noi stessi?."
I 10 giorni tra Rosh Hashanah e Yom Kippur - il periodo di tempo in cui siamo ora - sono spiritualmente significativi in quanto la giuria è ancora i campo. La nostra coscienza e le nostre azioni, in questi giorni, determinano se ciò che è stato scritto per noi a Rosh Hashanah si manifesterà nel prossimo anno, o se, per il nostro comportamento in questi dieci giorni, possiamo dimostrare che siamo cambiati come persone e riscrivere il nostro destino in meglio.
È frequente, quando si lascia il contesto di una festività molto potente come Rosh Hashanah, che si possa sperimentare un livello più basso di energia. Possiamo vedere tutte le nostre colpe più chiaramente di quanto mai abbiamo visto! Come può essere? Non dovremmo sentirci euforici? Questo perché i momenti difficili della nostra vita, quando si sente più dolore, sono quelli i veri momenti in cui siamo messi alla prova e la domanda in ogni prova è sempre la stessa: Vogliamo essere al servizio della Luce, o di noi stessi?
"Siamo solo noi a decidere cosa ci porterà il prossimo anno".
Nella porzione di questa settimana, Ha'azinu, si dice che solo quando un seme è piantato e ricoperto di terra, può essere toccato dalla pioggia, e, quindi, può essere spinto attraverso l'oscurità e riemergere nella bellezza della Luce. Così pure è per noi. Come esseri umani, siamo chiamati a spingere per attraversarla. Questo è ciò che significa essere un servitore della Luce, raggiungere il Creatore anche nell'oscurità. Condividendo anche quando ci sentiamo al nostro livello più basso. Dando anche quando sentiamo di non avere più nulla da dare. Stando con gli altri, quando vorremo stare soli. Vedere il bene, quando è molto più facile lamentarsi.
Sappiamo che non possiamo ancora apparire come persone cambiate. Noi non possiamo ancora sentirci persone cambiate. Ma ciò che è più importante, in questi prossimi giorni, è che agiamocome già lo fossimo; è importante che ci comportiamo così da divenire quel sé superiore che abbiamo detto al Creatore di voler essere e non solo quando c'è molta energia ed è facile farlo, ma quando siamo giù. Cioè quando siamo provati per la dimensione del nostro desiderio. È proprio allora che saremo in grado di rivelare il tipo di persona che vogliamo essere nei prossimi dodici mesi.
Solo noi potremo decidere ciò che l'anno nuovo ci porterà. Forse con i nostri sforzi congiunti ed essere sempre di più, avere più cura, ed essere lì per gli altri ancora di più, saremo in grado di far pendere la bilancia verso una maggiore positività nel prossimo anno per noi e per il mondo.