Questo articolo della porzione della settimana è stato precedentemente pubblicato nel 2020
Lo Shabbat della porzione di Ha'Azinu avviene di solito nei dieci giorni che intercorrono tra le festività di Rosh Hashanah e Yom Kippur ed è chiamato Shabbat Shuva, lo Shabbat del Ritorno. Ma prima di parlare del significato spirituale di questa porzione, credo sia importante comprendere il processo che la nostra anima attraversa durante questi dieci giorni.
"È importante comprendere il processo che la nostra anima attraversa durante questi dieci giorni".
L’Ari, Rav Isaac Luria, racconta che l'intero segreto di Rosh Hashanah è nella storia di Adamo ed Eva, nel Libro della Genesi. Adamo ed Eva nascono schiena contro schiena e Dio addormenta Adamo, in uno stato noto come dormita, così che Egli possa letteralmente tagliare e separare l'uno dall'altra. Perciò, il concetto di dormita avviene quando Zeir Anpin, l'Uomo dei Mondi Superiori che è rappresentato da noi, viene messo in uno stato di sonno spirituale e poi i dinim, i giudizi, vengono tolti e dati a Malchut, la Donna dei Mondi Superiori. Il fatto di dare i giudizi a Malchut è interessante, perché di solito quando pensiamo alla parola giudizio, gli attribuiamo un significato negativo, ma in questo caso, durante il verificarsi del processo, i giudizi vengono messi in Malchut, il luogo da cui riceviamo la Luce.
Ci sono quindi due fasi in questo processo, che è importante comprendere. In primo luogo, avviene una rimozione delle klipot - gli aspetti completamente negativi di noi stessi, i dinim - e speriamo che questo sia un processo che abbiamo attraversato a Rosh Hashanah. Ma il secondo passaggio è che dobbiamo anche essere in grado di trasformare alcune di queste negatività, rappresentate dal giudizio, in Luce. Per cui, uno dei grandi scopi dello Shabbat Shuva non è solo quello di eliminare il giudizio, ma anche di essere in grado di trasformare questo giudizio in Luce.
Lo Zohar afferma che Rosh Hashanah è il momento in cui il Creatore siede sul Trono del Giudizio. Perciò, a partire da Rosh Hashanah e proseguendo per i dieci giorni fino a Yom Kippur incluso, noi abbiamo l'opportunità e la capacità di trasformare il giudizio che si è risvegliato in Luce. Quindi, c'è la rimozione, e dopo la trasformazione; è su questi due aspetti che vogliamo concentrarci.
L'Ari spiega questo processo così: dopo che siamo rinati partecipando al processo spirituale di Rosh Hashanah, e attraverso il lavoro spirituale che svolgiamo durante questo Shabbat Shuva e i giorni precedenti Yom Kippur, rimuoviamo le klipot, le parti più negative di cui vogliamo liberarci. Quando le klipot vengono rimosse, non possono più attaccarsi al giudizio, alla parte che abbiamo usato male durante l'anno e che vogliamo trasformare in Luce. Le klipot non possono più danneggiare il giudizio o le parti che possono essere trasformate. E allora inizia il processo di rimozione dei giudizi dal livello Superiore Zeir Anpin e di trasferimento a Malchut. Tutti questi giudizi, che sono l’energia che non necessariamente è stata manifestata da noi sotto forma di Luce in passato, vengono ceduti a Malchut.
A Shabbat Shuva leggiamo Devarim 32:2. Si racconta: Ya'arof kamatar likchi, "La mia dottrina cadrà come la pioggia". Molti commentatori hanno difficoltà a capire a cosa si riferisce questo versetto. La parola ya'arof tradotta letteralmente significa "rimuovere"; ya'arof kamatar likchi, quindi, significherebbe che la Luce e la saggezza che riceviamo si dovrebbero rimuovere. Ma ora comprendiamo che, parte del nostro processo di Shabbat Shuva consiste, da un lato, nell'esaminare le parti del nostro essere che vogliamo rimuovere e lasciare alle spalle. Dobbiamo apprezzare questo processo, perché c'è molta negatività collegata a noi fino a Rosh Hashanah, e una volta che facciamo le nostre connessioni in quel giorno, non dobbiamo più essere attaccati ad essa. Non dobbiamo tornare alla negatività delle nostre azioni o ai nostri tratti negativi.
"Il nostro processo a Shabbat Shuva è.… guardare le parti del nostro essere che vogliamo eliminare e lasciare alle spalle".
A Rosh Hashanah ci siamo disconnessi dalla negatività delle nostre azioni e dai nostri tratti negativi e, grazie a Shabbat Shuva, abbiamo il potere di ya'arof kamatar likchi. La Luce che abbiamo ricevuto a Rosh Hashanah ha il potere di rimuovere tutte quelle parti di noi che non ci servono più. Questo è importante per molti motivi, non per ultimo il fatto che i kabbalisti insegnano che ogni azione negativa che facciamo crea un angelo negativo, e lo Zohar dice che ogni angelo negativo che creiamo rimane con noi nella nostra vita; ogni volta che c'è caos, ogni volta che c'è dolore, ogni volta che c'è mancanza, è perché quegli angeli negativi che abbiamo creato sono lì a danneggiarci.
Ma grazie al lavoro spirituale a Rosh Hashanah ci siamo staccati da questi angeli negativi, perché ci siamo elevati ad un livello più alto. Vuol dire che abbiamo eliminato questi angeli? No, semplicemente quello che abbiamo ottenuto a Rosh Hashanah, in sostanza, è che gli angeli negativi che abbiamo creato non sono più a livello della nostra realtà e non possono più toccarci, danneggiarci o portare caos nella nostra vita... a patto che non torniamo da loro. È molto importante che capiamo questo. Questi angeli negativi ci sono ancora, ma esistono ad un livello inferiore, dove ci trovavamo prima di Rosh Hashanah, e se torniamo lì, al nostro precedente livello di negatività, torneranno e si uniranno di nuovo a noi. Per questo motivo, il dono di ya'arof kamatar likchi significa che con la Luce che abbiamo ricevuto a Rosh Hashanah, rimuoveremo tutti gli angeli negativi che abbiamo creato, a patto che non torniamo da loro. Se riprenderemo i comportamenti che avevamo prima di Rosh Hashanah, non solo non ci saremo elevati, ma ci ritroveremo di nuovo circondati da tutte quelle forze che volevamo lasciarci alle spalle.
Quindi, a Rosh Hashanah, facciamo due cose: interrompiamo il nostro legame con le forze negative e con gli angeli che avevamo creato, perché ci siamo elevati ad un nuovo livello. Tutte le forze negative, per quanto forti e potenti, non sono più presenti nella nostra vita. Ma dobbiamo sapere che, dopo Rosh Hashanah, non possiamo tornare a vivere nella maniera di prima. Perché in questo caso non si annulla completamente il lavoro fatto, ma si rimuove la separazione che abbiamo creato tra noi e queste forze negative di caos e distruzione. E se non c’è più separazione, tutti gli angeli negativi e le forze del caos possono tornare nella nostra vita.
Il segreto del significato del verso ya'arof kamatar likchi è che con le connessioni che abbiamo fatto a Rosh Hashanah, abbiamo rimosso l’energia di queste forze che abbiamo creato con le nostre azioni negative durante l'anno passato, e persino negli anni e nelle reincarnazioni precedenti. Però dobbiamo comprendere che l'unico modo per poter rimanere protetti da queste forze negative è trovarci veramente ad un livello diverso - e non solo ieri, l'altro ieri o persino oggi - ma cambiando di fatto la nostra vita. Se dopo Rosh Hashanah torniamo agli stessi stati di rabbia, gelosia e Desiderio di Ricevere solo per Sé Stessi, allora queste forze, che sono ancora presenti a livello inferiore, possono ritornare a nuocere. Il solo modo per assicurarsi che queste forze non rimangano legate a noi, è che la nostra vita cambi davvero. Non deve necessariamente essere un cambiamento completo, ma al di sotto di un certo livello di rabbia, gelosia o Desiderio di Ricevere Solo per Sé Stessi non si deve più tornare.
"La Luce che abbiamo ricevuto a Rosh Hashanah ha il potere di rimuovere tutti quegli aspetti di noi a cui non vogliamo più tornare".
È importante sapere che nel corso della nostra vita, purtroppo, la maggior parte di noi ha creato angeli del caos, e ogni mancanza che abbiamo sentito nell'ultimo anno deriva da quelle forze che abbiamo creato, e sono ancora in circolazione. Ma a Rosh Hashanah abbiamo avuto l'opportunità di disconnetterci da loro e, per assicurarci che rimangano almeno innocue (se non morte) e incapaci di avere un impatto nella nostra vita, dobbiamo rimanere a un livello elevato. Se rimaniamo in una condizione elevata, le forze delle klipot e della negatività cercheranno di trovarci, ma non ci riusciranno perché non siamo più lì. Ma se torniamo indietro, loro saranno ancora lì e noi saremo tornati al caos che esisteva in quel luogo. E avranno la forza di scatenare lo stesso - se non maggiore - scompiglio di prima.
È una profonda comprensione del processo di trasformazione. Come spiega l'Ari, rimuoviamo le klipot, ma c'è anche l'aspetto dei dinim, i giudizi, di cui abbiamo effettivamente bisogno. Trasformiamo i dinim a Rosh Hashanah e continuiamo a trasformare questi giudizi nei giorni che vanno da Rosh Hashanah a Yom Kippur, e soprattutto a Shabbat Shuva, quando restituiamo l'energia persa che si è trasformata in giudizio e la tramutiamo in Luce che possiamo usare durante il prossimo anno.
