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Sbloccare le benedizioni attraverso la forza della certezza

Michael Berg
Gennaio 12, 2022
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La porzione e lo Shabbat (il sabato) di Beshalach sono molto importanti. È la porzione del miracolo della Divisione delle Acque e lo Shabbat dei 72 nomi di Dio. Vi è un'enorme quantità di scritti di kabbalisti su questa porzione, ma vorrei condividere un insegnamento in particolare da Maharal, un grande kabbalista della città di Praga, che riguarda il concetto di certezza. Approfondendo la nostra comprensione su questo concetto, saremo in grado di raggiungere uno stato molto più elevato di certezza nella Luce del Creatore.

In uno dei suoi libri chiamato Netivot Olam, Maharal parla dei segreti della certezza. Inizia citando un verso del libro di Mishlei, “Proverbi“, che spiega che Re Salomone sostiene che ci siano molte persone che condividono, ma trovare chi ha certezza è quasi impossibile. Quando si afferma che qualcuno condivide, non significa necessariamente che condivida per il 100% del tempo; se lo facesse solo per il 5%, sarebbe comunque una persona che condivide. Le persone condividono in modi diversi, in quantità diverse, ma possiamo considerare che tutte condividano. Tuttavia affermare che qualcuno abbia piena certezza è molto difficile. Nutrire certezza significa in definitiva che l'individuo ha completa fiducia nella Luce del Creatore, e quindi non ha timori né preoccupazioni.

Inoltre sostiene che un’altro aspetto della certezza è che si possa far affidamento su chi la possiede, perchè possiamo essere sicuri che farà ciò che dice. Sappiamo che si comporterà sempre in maniera coerente. Maharal collega questi due tipi di certezza: chi ha certezza nella Luce del Creatore è una persona su cui si può riporre fiducia. Non può esistere l'una senza l'altra.

Re Salomone, tuttavia, ritiene che sia molto difficile trovare chi abbia entrambi questi livelli di certezza. Perché? Perché quando qualcuno possiede la certezza nella Luce del Creatore, significa che è convinto che la Luce del Creatore sia coinvolta in tutti gli aspetti della sua vita, e che tutto ciò che gli accade provenga dal Creatore, perciò non ha nulla da temere né da preoccuparsi. Avendo la sicurezza che tutto derivi dal Creatore, sa che, alla fine, tutto è a suo beneficio. Questo è il primo tipo di certezza.

Il secondo tipo di certezza riguarda l'individuo. Solo chi non cambia o vacilla nel suo convincimento, sia nella sua certezza verso il Creatore che nei suoi rapporti con le persone, è qualcuno su cui si può contare al 100%, perché agirà sempre secondo questi principi. Tuttavia, un individuo che vacilla anche solo un poco, non può più essere qualificato come una persona che si affida completamente. Re Salomone sostiene che sia difficile trovare e raggiungere un vero livello di certezza, perché questa deve essere sorretta dalla forza.

Tutti noi ci troviamo a livelli diversi di certezza nella Luce del Creatore; se siamo onesti con noi stessi, sappiamo di non essere al livello di cui parla Re Salomone. Dobbiamo ottenere ciò che Maharal chiama la forza della certezza. Perché nutrire fiducia è una cosa, ma per essere definiti persone con certezza, è necessario avere una forza di certezza che non vacilla mai. Questa è la differenza tra chi condivide e chi possiede certezza, come sottolinea Re Salomone. Qualcuno che condivide solo un poco durante la settimana è pur sempre una persona che condivide. Ma chi ha un po' di certezza non è considerata una persona che ha certezza. Una persona certa, quando arrivano le tenebre e le sfide, ha la saldezza della sicurezza.

Perciò, è da qui che inizia questa comprensione. La maggior parte di noi può considerarsi una persona che condivide. Tuttavia, definirci persone con certezza significherebbe esserlo sia verso la Luce del Creatore che nei nostri rapporti con gli altri. Essere certi significherebbe non vacillare nemmeno un po' e quando arriva una sfida, rimanere saldi, non permettendo al dubbio di insinuarsi.

Quando qualcuno lotta per trovare questa forza nella certezza, allora, ci dice il Talmud, si aprono tutte le porte. Il segreto della parola Amen rappresenta emunah:certezza. Come tale, se una persona ha certezza, allora tutte le porte del Giardino dell'Eden si spalancheranno, tutte le benedizioni della Luce del Creatore lo avvolgeranno. Per una persona che ha fiducia, ogni porta è aperta. Non esiste altro che si possa fare, nemmeno azioni di condivisione, per aprire tutte le porte. E quindi, mentre arriviamo a Shabbat Beshalach, dove è disponibile il dono della certezza, dobbiamo iniziare ad essere davvero onesti con noi stessi guardando più profondamente nella nostra certezza per vedere se possiamo anche solo chiamarla tale.

Il modo più semplice per sapere se possediamo la forza della certezza è chiederci: quando succede qualcosa, cominciamo a vacillare? Allora, in questo caso, non l'abbiamo. Può essere chiamata tale solo se è sorretta dalla forza, e non deve esserci unicamente quando le cose vanno relativamente bene. Quando si dice che una persona risponde Amen con tutta la sua forza, significa che la sua emunah, la sua certezza ha investito nella Luce del Creatore tutta la sua energia. Così tutte le porte, non solo del Giardino dell'Eden, ma di ogni benedizione, si apriranno a costui.

E poi rivela un altro importante segreto. Cosa significa che le porte del Giardino dell'Eden sono serrate? Cosa significa affermare che qualcuno non può ricevere quella benedizione? La maggior parte delle persone vuole ricevere determinate benedizioni e doni nella vita, ma rimane bloccata. Ha una barriera spirituale intorno a sé e quelle benedizioni non si possono sbloccare partendo dal mondo fisico.

Allora, come possiamo sbloccarle? Quando si risveglia non solo la certezza, ma la sua potenza, si aderisce alla Luce del Creatore. Non si può avere un'unificazione e una vera connessione alla Luce del Creatore se non si possiede il potere della certezza. Perciò, quando siamo in grado di risvegliare una forte fiducia, aderiamo completamente alla Luce del Creatore, e tutti i cancelli possono spalancarsi, perché ciò che li tiene forzatamente chiusi è la distanza tra noi e il Creatore. Quando riusciamo a risvegliare una forte certezza e ci colleghiamo alla Luce del Creatore, abbiamo oltrepassato la barriera e ci troviamo nel luogo in cui tutti i cancelli verranno spalancati.

È importante capire che né le azioni di condivisione né le azioni spirituali di connessione ci permettono di superare la barriera. Solo la forza della certezza può sbloccare tutte le porte delle benedizioni, perché essa ci connette alla Luce del Creatore e il Creatore fa parte di quelle benedizioni. Pertanto, quando si dice che possiamo accedere al Giardino dell'Eden, significa che possiamo sbloccare tutte le benedizioni di cui abbiamo bisogno. Una volta che abbiamo la forza della completa certezza, che ci lega alla Luce del Creatore, siamo nel Giardino dell'Eden e i cancelli si spalancano. Possiamo allora attirare nella nostra vita tutte quelle benedizioni che precedentemente erano bloccate. Questa forza di certezza è una potente comprensione e un incredibile dono disponibile per noi attraverso questa porzione e lo Shabbat di Beshalach.


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