Le porzioni di Vayakhel-Pekudei non solo contengono il culmine di tutto il lavoro avvenuto nel libro di Shemot, o Esodo, ma ci portano anche ad un punto importante – il resoconto del completamento della costruzione del Mishkan, il Tabernacolo. E quì ci sono alcune lezioni molto importanti, ma ce n'è una su cui voglio focalizzarmi.
Nel Midrash si domandano: quanto tempo ci volle per costruirlo? Rabbi Shmuel, il figlio di Nachman, disse che la costruzione del Mishkan richiese tre mesi - i mesi di Tishrei, Cheshvan e Kislev. Al terzo mese, il mese di Kislev, finirono la sua costruzione. I pezzi erano pronti, gli utensili da usare all'interno erano pronti, le pareti erano pronte, eppure non erano ancora stati messi insieme. Così tutti i pezzi del Mishkan erano stati preparati, ma rimasero lì, non assemblati, per i tre mesi successivi, fino al primo giorno del mese di Nissan, il mese dell' Ariete, quando finalmente fu costruito. Perché ci vollero tre mesi tra il momento in cui tutti i pezzi del Mishkan furono preparati e quando il Creatore disse a Mosè di metterli insieme?
Torniamo un attimo indietro. Gli Israeliti erano entusiasti del Tabernacolo per due motivi: primo, perché Mosè disse loro: "Se date tutto il vostro denaro, tutto il vostro oro, tutto il vostro argento, avrete un luogo dove la Luce del Creatore potrà dimorare nelle vostre vite costantemente e per sempre". E secondo, perché sarebbe stato in grado di rimuovere ogni tenebra risvegliata con la caduta del Vitello d'Oro.
Infatti, erano così eccitati che si dice, letteralmente, che ci vollero solo due giorni per raccogliere tutto l'oro, l'argento, e materiali di cui avevano bisogno, e solo tre mesi per costruire tutti i pezzi. Ma poi cominciarono ad avere aspettative - "Mosè, ci hai detto che se avessimo portato tutti i nostri soldi, se avessimo investito tutte le nostre energie nella costruzione di questo Tabernacolo, il Creatore sarebbe sceso e noi lo avremmo visto con i nostri occhi, e avremmo sperimentato il riposo della Luce del Creatore. Noi l'abbiamo fatto".
Quando, alla fine del mese di Kislev, Sagittario, tutto fu fatto, e andarono da Mosé a chiedergli: "Che cosa sta succedendo?" Mosè non seppe dare una risposta precisa, perché non sapeva cosa stesse succedendo; non sapeva, in anticipo, quando il Creatore avrebbe deciso quale fosse il momento giusto per mettere insieme i pezzi per costruire il Tabernacolo.
Il piano prevedeva, come risultò chiaro dagli scritti Kabbalistici successivi, che il Creatore voleva aspettare fino al primo giorno di Nissan. Ma questo fece sì che molte persone iniziassero a dubitare di Mosè; forse avevano sprecato il loro tempo, i loro sforzi e il loro denaro. E perciò, si dice che alcune persone iniziarono a creare problemi. Ma se il Creatore sapeva quanto tempo avrebbe richiesto la raccolta dei materiali e la costruzione del Mishkan, e voleva che fosse eretto il primo giorno del mese di Nissan, perché creare una situazione in cui ogni cosa era preparata da tre mesi, e poi hanno dovuto aspettare altri tre mesi fino alla costruzione del Tabernacolo? Perché iniziare la costruzione sei mesi prima, dando il tempo a tutti di avere dubbi, domande, risvegliando ogni tipo di problema per Mosè e gli Israeliti?
Da questo episodio apprendiamo una lezione molto importante, qualcosa che probabilmente abbiamo tutti sentito, e che è l'origine di quasi tutte le tenebre che mai siano entrate in questo mondo, e che è la base di quasi ogni caduta che mai possiamo aver avuto. La prima caduta, la prima volta che il buio entrò in questo mondo, fu la caduta di Adamo, quando il Creatore andò da Adamo e gli disse: "Puoi mangiare da tutti gli alberi nel Giardino dell'Eden, tranne da uno - l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male" ma i Kabbalisti dicono che il Creatore in realtà non intendeva dire ''non mangiare mai da esso'', ma che avrebbe dovuto aspettare e mangiare da esso nello Shabbat; Adamo doveva solo aspettare un altro giorno fino allo Shabbat e poi avrebbe potuto mangiare da esso.
Lo Zohar dice, l'Ari spiega, che Adamo non fu capace di aspettare, così assaggiò dall'Albero della Conoscenza il sesto giorno. Se avesse aspettato un altro giorno fino allo Shabbat, non solo non avrebbe portato morte e grande oscurità a questo mondo, come invece fece, ma avrebbe potuto manifestare al mondo Luce e vita piena per sempre. Ma non seppe aspettare, e il seme della prima caduta, il seme del primo livello di oscurità in questo mondo proviene dunque, da una mancanza di pazienza. E i kabbalisti ci insegnano che ogni caduta, ogni altra manifestazione di oscurità in questo mondo, è sempre arrivata perché le persone non sono disposte ad aspettare. E' anche quello che è successo con la caduta del Vitello d'Oro, quando gli Israeliti non seppero aspettare che Mosè scendesse, poiché pensavano che fossero trascorsi esattamente i 40 giorni. Essi non erano più disposti ad aspettare.
E così, quale è la lezione? Pazienza. Non aspettatevi che la Luce arrivi esattamente nell'attimo che vi aspettate. Non aspettatevi che la vostra manifestazione, la vostra benedizione arrivi nel minuto che vi aspettate, o anche un minuto dopo. Aspettate. Dobbiamo capire che la mancanza di pazienza è alla radice di ogni grande errore che abbiamo mai commesso, e di ogni grande caduta che sia mai avvenuta in questo mondo. Il peccato di Adamo non è successo perché ha fatto una cosa sbagliata, ma perché non ha saputo attendere il momento giusto per farla. La caduta del Vitello d'Oro avvenne non perché avessero fatto qualcosa di tanto terribile, ma perché non ebbero la pazienza di aspettare.
Andremo ora un pò più a fondo per capire esattamente cosa significa in termini spirituali. Ogni volta che cadiamo, è perché ci aspettiamo qualcosa. Pensiamo: Beh, ho fatto questo. La Luce dovrà arrivare. Perché non arriva adesso? Ma la Luce, la vera Luce, non verrà mai quando noi ci aspettiamo. E a volte, poiché siamo impazienti, attraiamo meno Luce di quella che ci è destinata.
Ci siamo chiesti: perché il Creatore sta creando questa confusione? Perché lo scopo è stato quello di dare una lezione agli Israeliti, e una lezione per l'eternità. Il Tabernacolo doveva essere la via per far scendere la grande Luce in questo mondo... e la grande Luce può essere portata in questo mondo solo da persone che sono disposte ad aspettare.
Quindi la domanda è: avete certezza nella Luce del Creatore quando non rispetta i vostri piani? Avete la pazienza di aspettare la Luce del Creatore? O la volete subito?