Questo articolo è stato precedentemente pubblicato nel 2017.
Hai mai avuto momenti in cui ti è sembrato di giocare una partita persa? In cui ti è sembrato di finire sempre con lo stesso tipo di relazioni, o con gli stessi scenari finanziari? O forse cerchi sempre di buttare giù quei 15 chili? Se è così, allora non sei il solo. Questi momenti possono essere frustranti e possono farti sentire come se non volessi fare alcuno sforzo.
Spesso, come esseri umani, ci facciamo prendere dal desiderio di controllare gli elementi esterni della nostra vita. Vediamo le persone, i posti o le situazioni come la fonte dei nostri problemi. I kabbalisti, invece, hanno una prospettiva completamente differente: Le aree che ci danno più problemi e frustrazione sono quelle in cui c'è il maggior potenziale di trasformazione spirituale. Con questa consapevolezza, possiamo cominciare a vedere come le nostre più grandi sfide siano in realtà le nostre più grandi benedizioni.
Il Baal Shem Tov scrisse: "Il Creato può essere paragonato ad un puzzle che è stato smontato. Il nostro scopo è rimettere insieme i pezzi, così da poter essere considerati anche noi co-creatori del mondo. Ogni volta che riusciamo a trasformare spiritualmente la nostra natura - scegliendo il bene anziché il male, condividendo anziché ricevendo - allora riattacchiamo un pezzo del puzzle".
Siamo qui per trasformare il nostro Desiderio di Ricevere Solo per Noi Stessi in Desiderio di Ricevere per Condividere. Questa è l'unica vera battaglia spirituale della nostra vita quotidiana, ed è proprio di questa battaglia che si parla nella porzione di questa settimana, Ki Tetze.
Le parole Ki Tetze significano "Quando vai (in battaglia)". In ogni momento, ci sono due flussi di consapevolezza dentro di noi. Uno è quello che pensa solo a sé stesso, che è preso dai suoi guai e dalle sue preoccupazioni, che cerca la gratificazione immediata, che è dubbioso e timoroso di ciò che verrà o di ciò che stato. Potrebbe essere la voce che dice: "Basta con tutta questa spiritualità. Sono tutte sciocchezze. Tanto ha mai funzionato nulla."
Poi c'è l’altro flusso, che è un tutt’Uno con il fluire di tutte le forme di vita. Questo flusso considera come possiamo fare del bene agli altri, come possiamo realizzare il nostro scopo, come possiamo essere presenti e consapevoli in questo momento, come possiamo acquisire forza interiore. Questo flusso è certo che, indipendentemente da tutto, la Luce è sempre con noi, anche e soprattutto quando non la vediamo.
Una volta che diventiamo consapevoli di come questi due flussi di consapevolezza si presentano in noi, in ogni momento, siamo in grado di scegliere quale faremo nostro. Cadremo nel vittimismo e ci arrenderemo al dubbio? Oppure manterremo la certezza di essere esattamente dove siamo destinati ad essere e di essere totalmente capaci di superare ciò che è davanti a noi?
Questa settimana c'è un'apertura cosmica attraverso la quale possiamo ricevere una spinta di energia per combattere questa battaglia. Perché è proprio in questa vittoria interiore che riveliamo la Luce per il mondo intero. Ogni volta che usciamo dalla nostra zona comfort per essere presenti per qualcun altro, ogni volta che scegliamo di vedere il bene in un'altra persona invece che giudicarla, ogni volta che resistiamo ai nostri dubbi sulla Forza della Luce del Creatore, accendiamo un'altra candela nel buio. Mettiamo un altro seme sulla bilancia cosmica.
Il David di Michelangelo, scolpito fra il 1501 e il 1504, è un capolavoro della scultura rinascimentale. È una delle opere d'arte più famose al mondo. Ciò che trovo molto interessante è che la statua ritrae il Re Biblico David nel momento in cui decide di battersi con Golia. Non poteva essere più appropriato.
Tutti noi abbiamo dei Golia da affrontare nella nostra vita. Finché avremo fiato nei polmoni, avremo sfide da superare. Questa settimana, possiamo ricevere l'energia necessaria per essere pronti a mantenere il nostro equilibrio interiore e generare la Luce per affrontarli.